Da pochi giorni abbiamo finito una delle prime distillazioni dell’anno, appena i caldi dell’estate hanno iniziato ad essere costanti, la pioggia ha iniziato a cadere nei momenti giusti, la fioritura del Timo ha iniziato il suo decorso, le api hanno finito di bottinare le infiorescenze e noi abbiamo inizato a raccogliere la pianta per ottenere la sua preziosa e favolosa essenza.
Innanzitutto facciamo chiarezza sulla pianta di Timo.
Il Thymus vulgaris L. appartiene alla famiglia delle Labiatae, è una pianta perenne suffruticosa, a fusti eretti, legnosi di 20-30cm di altezza, ha foglie verde grigiastro, brevemente picciolate, di piccole dimensioni, lanceolate-lineari, con margini arrotolati verso la pagina inferiore, tempestate di ghiandole. I fiori, riuniti in spicastri, sono rosei o bianchi, con calice un po’ gozzuto, munito di peli duri e corolla dura, appena più lunga del calice. Il frutto è un tetrachenio.La pianta ha un forte odore, penetrante e aromatico. È diffusa in maniera spontanea in tutta la regione mediterranea e dove spesso viene anche coltivata. La droga è costituita dall’olio essenziale, dalle sommità fiorite e dalle foglie. Può essere utilizzato in diversi ambiti, sia nell’alimentare per aromatizzare cibi,sia nel mondo della cosmesi e farmaceutica.
Usi in cucina
L’utilizzo del timo è parte fondamentale della cucina mediterranea. Si utilizza principalmente il timo essiccato. Lo si può aggiungere a diverse pietanza, su verdure come patate, lesse o al forno, pomodori,melanzane, zucchine; legumi, fagioli e ceci; carne, pesce e zuppe, dona ai piatti un sapore intenso, piccantino e aromatico.
Proprietà e benefici
Grazie al sapore aromatico, il timo provoca una stimolazione riflessa di secrezione salivare, gastrica e biliare, viene pertanto impiegato per le proprietà regolatrici dell’appetito (proprietà aperitive e carminative)e come stimolante digestivo. La pianta viene utilizzata da sempre per le sue attività antisettica, espettorante e mucolitica nelle affezioni dell’apparato respiratorio, pertanto risulta utile nelle bronchiti acute e croniche, pertosse, nella tosse asmatica e in genere nelle forme catarrali. L’olio essenziale, ricco in fenoli, è dotato di proprietà antibatteriche e antifungine.
Nei casi influenzali consigliamo:
tisana di timo: far infondere per 5 minuti, 1 cucchiaino di timo in 250ml di acqua (precedentemente portata a bollore), spremere del succo di limone, e aggiungere 1 cucchiaino di miele.
Tisana Inverno: far infondere 1 cucchiaino di tisana inverno in 250ml di acqua (precedentemente portata a bollore) e lasciare in infusione per 5 minuti. Aggiungere miele a piacere.
Gargarismi per mal di gola: diluire 1 cucchiaio di idrolato di timo in mezzo bicchiere d’acqua, e fare dei gargarismi più volte al giorno.
Suffumigi: portare a bollore 2 litri d’acqua, aggiungere 1 goccia di olio essenziale di timo , 2 gocce di olio essenziale di abete e 2 gocce di olio essenziale di lavanda , coprire il capo con un asciugamano e respirare i vapori per qualche minuto.
Diffusione: aggiungere 1-2 gocce di timo, 2 gocce di lavanda, 2 gocce di abete bianco in un diffusore, e diffondere nell’ambiente.
Il timo in aromaterapia
Parte utilizzata: parte aerea
Nota: di base
Il nome Timo deriva dal greco “Thymus” e stava a simboleggiare forza e coraggio. Greci e romani utilizzavano il timo durante i sacrifici ai loro Dei, inoltre si utilizzava cospargere i soldati con olio di timo per infondere coraggio prima delle battaglie.
Adatto a persone timorose, dona forza e coraggio, stimola tutto l’organismo, favorisce concentrazione e memoria, utile per astenia, stress, tensione nervosa ( diffusore, massaggio, frizioni dopo la doccia con 1 goccia diluita in olio).
È un potente antisettico e antimicotico, nelle sindromi da raffreddamento (suffumigi, massaggi, diffusore). Reumatismi e dolori muscolari (massaggi localizzati). Candida, infiammazioni vaginali, cistiti, prostatite (massaggio fascia addominale e lombare)
Purifica e disinfetta gli ambienti da batteri e virus ( diffusore, spray).
Avvertenze: non usare in gravidanza, allattamento, e su bambini con età inferiore agli 8 anni.
Bibliografia:
L. Cognola “ i segreti della nuova aromaterapia”, ed. Sì, 2009
M. Valussi “il grande manuale dell’aromaterapia” , tecniche nuove ed. , 2013